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Enav Brindisi: Più di tre anni fa denunciammo lo smantellamento, nessuno se ne occupò. Oggi speriamo non sia tardi

22 giugno 2021

“Oggi sono in tanti, Regione Puglia compresa, ad accorgersi che non c’è più tempo da perdere per il centro di controllo Enav di Brindisi.
Peccato che TRE ANNI FA, maggio 2018, io a livello europeo (con un’interrogazione alla Commissione Europea) e il capogruppo Ignazio Zullo a livello regionale (con una mozione) sollevammo il grave problema dello smantellamento del Centro di Controllo d’Area di Brindisi e invitavamo sia il governo nazionale sia quello regionale a fare pressioni sull’Enav perché rivedesse il Piano industriale 2018-2022. Come dire che da tre anni lo si sapeva e noi abbiamo fatto di tutto per sollevare l’attenzione di chi poteva attivare tutte quelle procedure necessarie per ottenere non solo il mantenimento, ma l’ampliamento dei livelli occupazionali di Brindisi. Era chiaro fin dall’allora che le scelte industriali dell’ENAV non avevano nessuna logica dal punto di vista della produttività visto che non si trattava di una società in crisi e, quindi, non aveva senso mettere a rischio oltre 200 posti di lavoro, professionalità altamente qualificate, come i dipendenti.
Allora eravamo come voci che gridavano nel deserto, nessuno sent? il bisogno di condividere la nostra battaglia. Oggi speriamo che non sia troppo tardi!”

Enav Brindisi: Più di tre anni fa denunciammo lo smantellamento, nessuno se ne occupò. Oggi speriamo non sia tardi

22 giugno 2021

“Oggi sono in tanti, Regione Puglia compresa, ad accorgersi che non c’è più tempo da perdere per il centro di controllo Enav di Brindisi.
Peccato che TRE ANNI FA, maggio 2018, io a livello europeo (con un’interrogazione alla Commissione Europea) e il capogruppo Ignazio Zullo a livello regionale (con una mozione) sollevammo il grave problema dello smantellamento del Centro di Controllo d’Area di Brindisi e invitavamo sia il governo nazionale sia quello regionale a fare pressioni sull’Enav perché rivedesse il Piano industriale 2018-2022. Come dire che da tre anni lo si sapeva e noi abbiamo fatto di tutto per sollevare l’attenzione di chi poteva attivare tutte quelle procedure necessarie per ottenere non solo il mantenimento, ma l’ampliamento dei livelli occupazionali di Brindisi. Era chiaro fin dall’allora che le scelte industriali dell’ENAV non avevano nessuna logica dal punto di vista della produttività visto che non si trattava di una società in crisi e, quindi, non aveva senso mettere a rischio oltre 200 posti di lavoro, professionalità altamente qualificate, come i dipendenti.
Allora eravamo come voci che gridavano nel deserto, nessuno sent? il bisogno di condividere la nostra battaglia. Oggi speriamo che non sia troppo tardi!”

Enav Brindisi: Più di tre anni fa denunciammo lo smantellamento, nessuno se ne occupò. Oggi speriamo non sia tardi

22 giugno 2021

“Oggi sono in tanti, Regione Puglia compresa, ad accorgersi che non c’è più tempo da perdere per il centro di controllo Enav di Brindisi.
Peccato che TRE ANNI FA, maggio 2018, io a livello europeo (con un’interrogazione alla Commissione Europea) e il capogruppo Ignazio Zullo a livello regionale (con una mozione) sollevammo il grave problema dello smantellamento del Centro di Controllo d’Area di Brindisi e invitavamo sia il governo nazionale sia quello regionale a fare pressioni sull’Enav perché rivedesse il Piano industriale 2018-2022. Come dire che da tre anni lo si sapeva e noi abbiamo fatto di tutto per sollevare l’attenzione di chi poteva attivare tutte quelle procedure necessarie per ottenere non solo il mantenimento, ma l’ampliamento dei livelli occupazionali di Brindisi. Era chiaro fin dall’allora che le scelte industriali dell’ENAV non avevano nessuna logica dal punto di vista della produttività visto che non si trattava di una società in crisi e, quindi, non aveva senso mettere a rischio oltre 200 posti di lavoro, professionalità altamente qualificate, come i dipendenti.
Allora eravamo come voci che gridavano nel deserto, nessuno sent? il bisogno di condividere la nostra battaglia. Oggi speriamo che non sia troppo tardi!”

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