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Ospedale Covid Fiera del Levante di Bari: Propaganda inutile, dannosa e falsa di Emiliano e del suo cerchio magico

17 marzo 2021

Il 2 febbraio scorso – a seguito del sopralluogo che abbiamo fatto all’ospedale Covid nella Fiera del Levante di Bari – denunciammo lo spreco enorme di denaro pubblico (circa 20milioni) a fronte di soli 14/28 posti letto di terapia intensiva.
Denunciammo anche la improvvisa variante in corso d’opera della destinazione dell’ospedale: da sola terapia intensiva a veri e propri reparti. Denunciammo l’IMPROVVISAZIONE con la quale la Regione Puglia aveva gestito tutta la vicenda… L’ospedale è rimasto chiuso per altri 40 giorni e solo 2 giorni fa il PRIMO PAZIENTE è stato ricoverato.
Ora, come Fratelli d’Italia, negli ultimi giorni avevamo scelto di restare in silenzio per senso di responsabilità vista l’aggravarsi della situazione, ma non possiamo più farlo di fronte alla PROPAGANDA inutile, dannosa e falsa che viene offerta da Emiliano e dal suo cerchio magico che parlano dell’ospedale Covid come un grande successo.
A questo le domande che abbiamo posto alla Regione Puglia le giro a voi, amici, per una riflessione comune:

– se 14 posti letto di terapia intensiva, tanti quanti programmati in Fiera, fossero stati distribuiti nel numero di un posto letto per presidio ospedaliero già funzionante, avremmo avuto quei 14 posti letto già funzionanti da mesi?

– se quei restanti 140 posti letto di terapia semi-intensiva COVID previsti in Fiera li avessimo allocati in numero di tre-quattro per presidio ospedaliero già funzionante avremmo avuto la disponibilità di posti letto attivi da mesi rinforzando ciascun presidio con qualche unità di personale in più?

– se questo fosse stato fatto da maggio 2020, epoca in cui il Ministero ha stabilito questi standard di aumento di posti letto, avremmo evitato di stare oggi in piena recrudescenza epidemica a discutere di personale, di carenze di anestesisti ed infermieri, di confronti sindacali, di simulazione per il trasferimento di un paziente dal policlinico, di trasferimento di interi reparti con pazienti e con équipe di personale dal Policlinico alla Fiera investendo tempo prezioso e in forza lavoro distratta all’emergenza, di necessità di chiedere a tutte le Asl della Puglia di fornire personale di per sé carente nelle stesse ASL?

– si può pensare di costruire un ospedale in 45 giorni spendendo 20 milioni di euro senza aver pensato al personale per stare oggi in piena recrudescenza dell’epidemia a preoccuparsene?

– non sarebbe stato più utile investire quei 20 milioni di euro nel potenziamento dei tamponi e delle pratiche di contact tracing, nel fare tamponi antigenici a tappeto e nell’assistenza domiciliare?

– se quei 20 milioni fossero stati investiti nella telemedicina, nel telemonitoraggio dei parametri vitali dell’organismo nei soggetti positivi in isolamento domiciliare, nella ventilazione non invasiva a domicilio avremmo ridotto l’ospedalizzazione e assistito molto meglio a domicilio assicurando un supporto quanto mai necessario ai medici di famiglia?

– Infine, se avessimo fatto più tamponi più contact tracing, tamponi antigenici a tappeto e potenziato l’assistenza domiciliare con telemedicina, telemonitoraggio e ventilazione non invasiva (CPaP) avremmo avuto meno contagi e meno ospedalizzazione e, soprattutto, meno morti e potevamo essere in Zona gialla o addirittura Bianca con sollievo per la nostra economia, dell’istruzione dei nostri figli per la possibilità di didattica in presenza e delle nostre libertà?

Ospedale Covid Fiera del Levante di Bari: Propaganda inutile, dannosa e falsa di Emiliano e del suo cerchio magico

17 marzo 2021

Il 2 febbraio scorso – a seguito del sopralluogo che abbiamo fatto all’ospedale Covid nella Fiera del Levante di Bari – denunciammo lo spreco enorme di denaro pubblico (circa 20milioni) a fronte di soli 14/28 posti letto di terapia intensiva.
Denunciammo anche la improvvisa variante in corso d’opera della destinazione dell’ospedale: da sola terapia intensiva a veri e propri reparti. Denunciammo l’IMPROVVISAZIONE con la quale la Regione Puglia aveva gestito tutta la vicenda… L’ospedale è rimasto chiuso per altri 40 giorni e solo 2 giorni fa il PRIMO PAZIENTE è stato ricoverato.
Ora, come Fratelli d’Italia, negli ultimi giorni avevamo scelto di restare in silenzio per senso di responsabilità vista l’aggravarsi della situazione, ma non possiamo più farlo di fronte alla PROPAGANDA inutile, dannosa e falsa che viene offerta da Emiliano e dal suo cerchio magico che parlano dell’ospedale Covid come un grande successo.
A questo le domande che abbiamo posto alla Regione Puglia le giro a voi, amici, per una riflessione comune:

– se 14 posti letto di terapia intensiva, tanti quanti programmati in Fiera, fossero stati distribuiti nel numero di un posto letto per presidio ospedaliero già funzionante, avremmo avuto quei 14 posti letto già funzionanti da mesi?

– se quei restanti 140 posti letto di terapia semi-intensiva COVID previsti in Fiera li avessimo allocati in numero di tre-quattro per presidio ospedaliero già funzionante avremmo avuto la disponibilità di posti letto attivi da mesi rinforzando ciascun presidio con qualche unità di personale in più?

– se questo fosse stato fatto da maggio 2020, epoca in cui il Ministero ha stabilito questi standard di aumento di posti letto, avremmo evitato di stare oggi in piena recrudescenza epidemica a discutere di personale, di carenze di anestesisti ed infermieri, di confronti sindacali, di simulazione per il trasferimento di un paziente dal policlinico, di trasferimento di interi reparti con pazienti e con équipe di personale dal Policlinico alla Fiera investendo tempo prezioso e in forza lavoro distratta all’emergenza, di necessità di chiedere a tutte le Asl della Puglia di fornire personale di per sé carente nelle stesse ASL?

– si può pensare di costruire un ospedale in 45 giorni spendendo 20 milioni di euro senza aver pensato al personale per stare oggi in piena recrudescenza dell’epidemia a preoccuparsene?

– non sarebbe stato più utile investire quei 20 milioni di euro nel potenziamento dei tamponi e delle pratiche di contact tracing, nel fare tamponi antigenici a tappeto e nell’assistenza domiciliare?

– se quei 20 milioni fossero stati investiti nella telemedicina, nel telemonitoraggio dei parametri vitali dell’organismo nei soggetti positivi in isolamento domiciliare, nella ventilazione non invasiva a domicilio avremmo ridotto l’ospedalizzazione e assistito molto meglio a domicilio assicurando un supporto quanto mai necessario ai medici di famiglia?

– Infine, se avessimo fatto più tamponi più contact tracing, tamponi antigenici a tappeto e potenziato l’assistenza domiciliare con telemedicina, telemonitoraggio e ventilazione non invasiva (CPaP) avremmo avuto meno contagi e meno ospedalizzazione e, soprattutto, meno morti e potevamo essere in Zona gialla o addirittura Bianca con sollievo per la nostra economia, dell’istruzione dei nostri figli per la possibilità di didattica in presenza e delle nostre libertà?

Ospedale Covid Fiera del Levante di Bari: Propaganda inutile, dannosa e falsa di Emiliano e del suo cerchio magico

17 marzo 2021

Il 2 febbraio scorso – a seguito del sopralluogo che abbiamo fatto all’ospedale Covid nella Fiera del Levante di Bari – denunciammo lo spreco enorme di denaro pubblico (circa 20milioni) a fronte di soli 14/28 posti letto di terapia intensiva.
Denunciammo anche la improvvisa variante in corso d’opera della destinazione dell’ospedale: da sola terapia intensiva a veri e propri reparti. Denunciammo l’IMPROVVISAZIONE con la quale la Regione Puglia aveva gestito tutta la vicenda… L’ospedale è rimasto chiuso per altri 40 giorni e solo 2 giorni fa il PRIMO PAZIENTE è stato ricoverato.
Ora, come Fratelli d’Italia, negli ultimi giorni avevamo scelto di restare in silenzio per senso di responsabilità vista l’aggravarsi della situazione, ma non possiamo più farlo di fronte alla PROPAGANDA inutile, dannosa e falsa che viene offerta da Emiliano e dal suo cerchio magico che parlano dell’ospedale Covid come un grande successo.
A questo le domande che abbiamo posto alla Regione Puglia le giro a voi, amici, per una riflessione comune:

– se 14 posti letto di terapia intensiva, tanti quanti programmati in Fiera, fossero stati distribuiti nel numero di un posto letto per presidio ospedaliero già funzionante, avremmo avuto quei 14 posti letto già funzionanti da mesi?

– se quei restanti 140 posti letto di terapia semi-intensiva COVID previsti in Fiera li avessimo allocati in numero di tre-quattro per presidio ospedaliero già funzionante avremmo avuto la disponibilità di posti letto attivi da mesi rinforzando ciascun presidio con qualche unità di personale in più?

– se questo fosse stato fatto da maggio 2020, epoca in cui il Ministero ha stabilito questi standard di aumento di posti letto, avremmo evitato di stare oggi in piena recrudescenza epidemica a discutere di personale, di carenze di anestesisti ed infermieri, di confronti sindacali, di simulazione per il trasferimento di un paziente dal policlinico, di trasferimento di interi reparti con pazienti e con équipe di personale dal Policlinico alla Fiera investendo tempo prezioso e in forza lavoro distratta all’emergenza, di necessità di chiedere a tutte le Asl della Puglia di fornire personale di per sé carente nelle stesse ASL?

– si può pensare di costruire un ospedale in 45 giorni spendendo 20 milioni di euro senza aver pensato al personale per stare oggi in piena recrudescenza dell’epidemia a preoccuparsene?

– non sarebbe stato più utile investire quei 20 milioni di euro nel potenziamento dei tamponi e delle pratiche di contact tracing, nel fare tamponi antigenici a tappeto e nell’assistenza domiciliare?

– se quei 20 milioni fossero stati investiti nella telemedicina, nel telemonitoraggio dei parametri vitali dell’organismo nei soggetti positivi in isolamento domiciliare, nella ventilazione non invasiva a domicilio avremmo ridotto l’ospedalizzazione e assistito molto meglio a domicilio assicurando un supporto quanto mai necessario ai medici di famiglia?

– Infine, se avessimo fatto più tamponi più contact tracing, tamponi antigenici a tappeto e potenziato l’assistenza domiciliare con telemedicina, telemonitoraggio e ventilazione non invasiva (CPaP) avremmo avuto meno contagi e meno ospedalizzazione e, soprattutto, meno morti e potevamo essere in Zona gialla o addirittura Bianca con sollievo per la nostra economia, dell’istruzione dei nostri figli per la possibilità di didattica in presenza e delle nostre libertà?

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