Spesa fondi europei : La Puglia non è affatto virtusosa, Emiliano la smetta con la propaganda e le furbate
07 gennaio 2021
“La comunicazione che diventa propaganda è un film già visto e così al silenzio assordante dei giorni scorsi – sulla notizia che la Puglia è ultima regione in Italia per utilizzo degli aiuti europei in Agricoltura e l’unica a dover, in assenza di deroghe, restituire oltre 95 milioni di euro – fa da contraltare, oggi, lo straripante entusiasmo del presidente Michele Emiliano che ‘spara’ numeri che farebbero della Puglia un ‘modello virtuoso’ per l’utilizzo dei Fondi Europei.
Ma veniamo alla realtà dei fatti. La Regione calcola una spesa certificata – che Emiliano fa ammontare al 70% – su 4,5 miliardi di euro anziché sui 7 miliardi originari dei Programmi comunitari (FESR e FSE) assegnati alla Puglia per il periodo 2014-2020 e sui quali andrebbe calcolata la spesa certificata, ma in questo caso scenderebbe sotto il 45%, ovvero al di sotto della media nazionale.
Per essere chiari: la Regione Puglia non calcola la spesa certificata sull’intero ammontare dei Fondi europei assegnati, ma sottrae a questa cifra i fondi nazionali del co-finanziamento che sono serviti alla Regione, l’estate scorsa, per l’emergenza covid. Per questo la Puglia che aveva, appunto, globalmente 7 miliardi, con la riduzione del co-finanziamento (proprio per la riprogrammazione post-covid) ha visto il totale delle risorse dei Programmi comunitari scendere a 4,5 miliardi.
Quindi non c’è davvero nulla di entusiasmante, piuttosto Emiliano ci dica come intende accelerare la spesa del Fondo di Sviluppo e Coesione e tutte le altre tutte le altre risorse nazionali per le quali la Puglia si colloca agli ultimi posti, come dimostrano i dati della Ragioneria dello Stato che, al 31 ottobre scorso, certifica un avanzamento della spesa dei FSC (Fondi Sviluppo e Coesione) al 3%”.
Spesa fondi europei : La Puglia non è affatto virtusosa, Emiliano la smetta con la propaganda e le furbate
07 gennaio 2021
“La comunicazione che diventa propaganda è un film già visto e così al silenzio assordante dei giorni scorsi – sulla notizia che la Puglia è ultima regione in Italia per utilizzo degli aiuti europei in Agricoltura e l’unica a dover, in assenza di deroghe, restituire oltre 95 milioni di euro – fa da contraltare, oggi, lo straripante entusiasmo del presidente Michele Emiliano che ‘spara’ numeri che farebbero della Puglia un ‘modello virtuoso’ per l’utilizzo dei Fondi Europei.
Ma veniamo alla realtà dei fatti. La Regione calcola una spesa certificata – che Emiliano fa ammontare al 70% – su 4,5 miliardi di euro anziché sui 7 miliardi originari dei Programmi comunitari (FESR e FSE) assegnati alla Puglia per il periodo 2014-2020 e sui quali andrebbe calcolata la spesa certificata, ma in questo caso scenderebbe sotto il 45%, ovvero al di sotto della media nazionale.
Per essere chiari: la Regione Puglia non calcola la spesa certificata sull’intero ammontare dei Fondi europei assegnati, ma sottrae a questa cifra i fondi nazionali del co-finanziamento che sono serviti alla Regione, l’estate scorsa, per l’emergenza covid. Per questo la Puglia che aveva, appunto, globalmente 7 miliardi, con la riduzione del co-finanziamento (proprio per la riprogrammazione post-covid) ha visto il totale delle risorse dei Programmi comunitari scendere a 4,5 miliardi.
Quindi non c’è davvero nulla di entusiasmante, piuttosto Emiliano ci dica come intende accelerare la spesa del Fondo di Sviluppo e Coesione e tutte le altre tutte le altre risorse nazionali per le quali la Puglia si colloca agli ultimi posti, come dimostrano i dati della Ragioneria dello Stato che, al 31 ottobre scorso, certifica un avanzamento della spesa dei FSC (Fondi Sviluppo e Coesione) al 3%”.
Spesa fondi europei : La Puglia non è affatto virtusosa, Emiliano la smetta con la propaganda e le furbate
07 gennaio 2021
“La comunicazione che diventa propaganda è un film già visto e così al silenzio assordante dei giorni scorsi – sulla notizia che la Puglia è ultima regione in Italia per utilizzo degli aiuti europei in Agricoltura e l’unica a dover, in assenza di deroghe, restituire oltre 95 milioni di euro – fa da contraltare, oggi, lo straripante entusiasmo del presidente Michele Emiliano che ‘spara’ numeri che farebbero della Puglia un ‘modello virtuoso’ per l’utilizzo dei Fondi Europei.
Ma veniamo alla realtà dei fatti. La Regione calcola una spesa certificata – che Emiliano fa ammontare al 70% – su 4,5 miliardi di euro anziché sui 7 miliardi originari dei Programmi comunitari (FESR e FSE) assegnati alla Puglia per il periodo 2014-2020 e sui quali andrebbe calcolata la spesa certificata, ma in questo caso scenderebbe sotto il 45%, ovvero al di sotto della media nazionale.
Per essere chiari: la Regione Puglia non calcola la spesa certificata sull’intero ammontare dei Fondi europei assegnati, ma sottrae a questa cifra i fondi nazionali del co-finanziamento che sono serviti alla Regione, l’estate scorsa, per l’emergenza covid. Per questo la Puglia che aveva, appunto, globalmente 7 miliardi, con la riduzione del co-finanziamento (proprio per la riprogrammazione post-covid) ha visto il totale delle risorse dei Programmi comunitari scendere a 4,5 miliardi.
Quindi non c’è davvero nulla di entusiasmante, piuttosto Emiliano ci dica come intende accelerare la spesa del Fondo di Sviluppo e Coesione e tutte le altre tutte le altre risorse nazionali per le quali la Puglia si colloca agli ultimi posti, come dimostrano i dati della Ragioneria dello Stato che, al 31 ottobre scorso, certifica un avanzamento della spesa dei FSC (Fondi Sviluppo e Coesione) al 3%”.