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Agricoltura: La più grande calamità naturale per la Puglia? È stata la giunta Emiliano

14 settembre 2020

“L’agricoltura è senza dubbio il settore più colpito dalla più grande calamità naturale che la nostra Regione abbia patito: la Giunta Emiliano. Quello che è accaduto in questi anni è sotto gli occhi di tutti: siamo l’ultima Regione d’Italia per spesa dei fondi comunitari, il Programma di Sviluppo Rurale cristallizza l’incapacità del governo regionale, non è mai esistita una programmazione seria e c’è una responsabilità gravissima sulla questione della Xylella con una scelta precisa di qualcuno di non intervenire. Abbiamo bisogno di mettere in campo una strategia completamente diversa, organizzando innanzitutto una struttura amministrativa degna di questo nome che possa interloquire proficuamente con le aziende. Ma non solo: dobbiamo volare subito a Bruxelles per confrontarci con il Commissario Europeo, in base al regolamento sulla flessibilità, sulla modifica dell’utilizzo delle risorse del Psr e chiudere questo processo con un provvedimento legislativo e non amministrativo per evitare ricorsi. Dobbiamo occuparci anche delle infrastrutture agricole perché in 15 anni non è stata realizzata una sola opera, e dobbiamo investire sull’innovazione. Lavoreremo condividendo le scelte con le associazioni di categoria, che possono dare un contributo rilevantissimo alle scelte di governo che adotteremo”.

Agricoltura: La più grande calamità naturale per la Puglia? È stata la giunta Emiliano

14 settembre 2020

“L’agricoltura è senza dubbio il settore più colpito dalla più grande calamità naturale che la nostra Regione abbia patito: la Giunta Emiliano. Quello che è accaduto in questi anni è sotto gli occhi di tutti: siamo l’ultima Regione d’Italia per spesa dei fondi comunitari, il Programma di Sviluppo Rurale cristallizza l’incapacità del governo regionale, non è mai esistita una programmazione seria e c’è una responsabilità gravissima sulla questione della Xylella con una scelta precisa di qualcuno di non intervenire. Abbiamo bisogno di mettere in campo una strategia completamente diversa, organizzando innanzitutto una struttura amministrativa degna di questo nome che possa interloquire proficuamente con le aziende. Ma non solo: dobbiamo volare subito a Bruxelles per confrontarci con il Commissario Europeo, in base al regolamento sulla flessibilità, sulla modifica dell’utilizzo delle risorse del Psr e chiudere questo processo con un provvedimento legislativo e non amministrativo per evitare ricorsi. Dobbiamo occuparci anche delle infrastrutture agricole perché in 15 anni non è stata realizzata una sola opera, e dobbiamo investire sull’innovazione. Lavoreremo condividendo le scelte con le associazioni di categoria, che possono dare un contributo rilevantissimo alle scelte di governo che adotteremo”.

Agricoltura: La più grande calamità naturale per la Puglia? È stata la giunta Emiliano

14 settembre 2020

“L’agricoltura è senza dubbio il settore più colpito dalla più grande calamità naturale che la nostra Regione abbia patito: la Giunta Emiliano. Quello che è accaduto in questi anni è sotto gli occhi di tutti: siamo l’ultima Regione d’Italia per spesa dei fondi comunitari, il Programma di Sviluppo Rurale cristallizza l’incapacità del governo regionale, non è mai esistita una programmazione seria e c’è una responsabilità gravissima sulla questione della Xylella con una scelta precisa di qualcuno di non intervenire. Abbiamo bisogno di mettere in campo una strategia completamente diversa, organizzando innanzitutto una struttura amministrativa degna di questo nome che possa interloquire proficuamente con le aziende. Ma non solo: dobbiamo volare subito a Bruxelles per confrontarci con il Commissario Europeo, in base al regolamento sulla flessibilità, sulla modifica dell’utilizzo delle risorse del Psr e chiudere questo processo con un provvedimento legislativo e non amministrativo per evitare ricorsi. Dobbiamo occuparci anche delle infrastrutture agricole perché in 15 anni non è stata realizzata una sola opera, e dobbiamo investire sull’innovazione. Lavoreremo condividendo le scelte con le associazioni di categoria, che possono dare un contributo rilevantissimo alle scelte di governo che adotteremo”.

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