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L’Alitalia boicotta la Puglia

29 giugno 2020

“Siamo stati i primi a sollevare il problema: dalla ripresa dopo il lockdown l’Alitalia ha deciso di snobbare la Puglia nel silenzio più totale del presidente Emiliano: da lui, neppure una parola! Zero, come i voli dall’aeroporto di Brindisi che serve tutto il Salento, territorio a vocazione turistica. Ma se i turisti non riusciamo a farli arrivare il rischio di danneggiare ulteriormente il settore è altissimo.
Siamo stati pazienti, forse anche più del dovuto, ma sapere oggi, 29 giugno, che a due giorni dalla presunta ripresa non si hanno notizie certe, anzi i voli previsti per Linate potrebbero addirittura essere cancellati, ci porta a sostenere che siamo di fronte a una violazione del diritto alla mobilità e per questo stiamo valutando una class action a tutela dei pugliesi. Forse Alitalia dimentica che pure noi contribuiamo con le nostre tasse, come tutti gli italiani, al risanamento delle perdite: 3 miliardi e 700 milioni di euro solo nell’ultimo Decreto Rilancio, più altri e numerosi miliardi nel passato.
Ad aggravare il tutto, poi, si segnala che se quello aereo ‘piange’, il trasporto ferroviario da e per la puglia ‘non ride’. Oggi scontiamo un numero di posti molto esiguo a causa del distanziamento sociale e comunque di minore qualità in quanto non servito da una linea ad alta velocità. Quindi i turisti in Puglia come arrivano? Solo con la propria auto???
Non possiamo restare inermi di fronte a tutto questo quindi chiediamo al Governo di attivare ogni misura utile per assicurare la mobilità da e per la Puglia, ivi comprese misure per garantire la continuità territoriale. In tal senso occorre attivarsi anche con l’Europa per la definizione delle misure già in atto con altre aree del territorio, come ad esempio quelle verso le isole (Sicilia e Sardegna), stabilendo le condizioni per fruire dei servizi aerei a favore dei pugliesi garantendo prezzi e servizi sostenibili”.

L’Alitalia boicotta la Puglia

29 giugno 2020

“Siamo stati i primi a sollevare il problema: dalla ripresa dopo il lockdown l’Alitalia ha deciso di snobbare la Puglia nel silenzio più totale del presidente Emiliano: da lui, neppure una parola! Zero, come i voli dall’aeroporto di Brindisi che serve tutto il Salento, territorio a vocazione turistica. Ma se i turisti non riusciamo a farli arrivare il rischio di danneggiare ulteriormente il settore è altissimo.
Siamo stati pazienti, forse anche più del dovuto, ma sapere oggi, 29 giugno, che a due giorni dalla presunta ripresa non si hanno notizie certe, anzi i voli previsti per Linate potrebbero addirittura essere cancellati, ci porta a sostenere che siamo di fronte a una violazione del diritto alla mobilità e per questo stiamo valutando una class action a tutela dei pugliesi. Forse Alitalia dimentica che pure noi contribuiamo con le nostre tasse, come tutti gli italiani, al risanamento delle perdite: 3 miliardi e 700 milioni di euro solo nell’ultimo Decreto Rilancio, più altri e numerosi miliardi nel passato.
Ad aggravare il tutto, poi, si segnala che se quello aereo ‘piange’, il trasporto ferroviario da e per la puglia ‘non ride’. Oggi scontiamo un numero di posti molto esiguo a causa del distanziamento sociale e comunque di minore qualità in quanto non servito da una linea ad alta velocità. Quindi i turisti in Puglia come arrivano? Solo con la propria auto???
Non possiamo restare inermi di fronte a tutto questo quindi chiediamo al Governo di attivare ogni misura utile per assicurare la mobilità da e per la Puglia, ivi comprese misure per garantire la continuità territoriale. In tal senso occorre attivarsi anche con l’Europa per la definizione delle misure già in atto con altre aree del territorio, come ad esempio quelle verso le isole (Sicilia e Sardegna), stabilendo le condizioni per fruire dei servizi aerei a favore dei pugliesi garantendo prezzi e servizi sostenibili”.

L’Alitalia boicotta la Puglia

29 giugno 2020

“Siamo stati i primi a sollevare il problema: dalla ripresa dopo il lockdown l’Alitalia ha deciso di snobbare la Puglia nel silenzio più totale del presidente Emiliano: da lui, neppure una parola! Zero, come i voli dall’aeroporto di Brindisi che serve tutto il Salento, territorio a vocazione turistica. Ma se i turisti non riusciamo a farli arrivare il rischio di danneggiare ulteriormente il settore è altissimo.
Siamo stati pazienti, forse anche più del dovuto, ma sapere oggi, 29 giugno, che a due giorni dalla presunta ripresa non si hanno notizie certe, anzi i voli previsti per Linate potrebbero addirittura essere cancellati, ci porta a sostenere che siamo di fronte a una violazione del diritto alla mobilità e per questo stiamo valutando una class action a tutela dei pugliesi. Forse Alitalia dimentica che pure noi contribuiamo con le nostre tasse, come tutti gli italiani, al risanamento delle perdite: 3 miliardi e 700 milioni di euro solo nell’ultimo Decreto Rilancio, più altri e numerosi miliardi nel passato.
Ad aggravare il tutto, poi, si segnala che se quello aereo ‘piange’, il trasporto ferroviario da e per la puglia ‘non ride’. Oggi scontiamo un numero di posti molto esiguo a causa del distanziamento sociale e comunque di minore qualità in quanto non servito da una linea ad alta velocità. Quindi i turisti in Puglia come arrivano? Solo con la propria auto???
Non possiamo restare inermi di fronte a tutto questo quindi chiediamo al Governo di attivare ogni misura utile per assicurare la mobilità da e per la Puglia, ivi comprese misure per garantire la continuità territoriale. In tal senso occorre attivarsi anche con l’Europa per la definizione delle misure già in atto con altre aree del territorio, come ad esempio quelle verso le isole (Sicilia e Sardegna), stabilendo le condizioni per fruire dei servizi aerei a favore dei pugliesi garantendo prezzi e servizi sostenibili”.

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