Covid: anche dati Istat e Iss confermano i dati allarmanti sulla Puglia. Ora si avvii subito un pubblico dibattito per capire cosa sta accadendo, coinvolgendo le Università pugliesi fino ad oggi inspiegabilmente escluse
06 maggio 2020
Dichiarazione del co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, Raffaele Fitto
“Nei giorni scorsi ho cercato in diverse occasioni di aprire un dibattito su quanto sta accadendo in Puglia relativamente all’emergenza Covid-19. La lettura dei dati diramati quotidianamente dal Bollettino Epidemiologico della Regione comparati con quelli delle altre Regioni avevano da subito destato preoccupazioni. La Puglia risultava, già molti giorni fa, una delle regioni italiane più a rischio contagio, dove si fanno meno tamponi, dove si guarisce meno e dove purtroppo si muore di più (seconda tra tutte le regioni del Sud dopo l’Abruzzo).
“Un campanello d’allarme che speravo aprisse una discussione pubblica. La risposta invece è stata sprezzante da parte di Emiliano, che mi ha definito il ‘politico che fa conticini e strumentalizzazione politica’, e ha spinto il suo consulente, prof. Lopalco, a farmi una lezioncina su come i numeri andavano letti (anche se poi di fatto non li ha smentiti).
“Ieri i dati ISTAT, oggi i dati dell’ISS (Istituto Superiore della Sanità) pubblicati sui principali quotidiani nazionali e regionali, purtroppo confermano che la Puglia è esattamente nelle posizioni di classifica da me denunciate da giorni.
“Cosa hanno da dire a tal proposito Emiliano e Lopalco? Pensano che anche l’ISTAT e l’ISS facciano i conticini o si prestino a strumentalizzazioni politiche? Essere stato il primo a lanciare l’allarme non mi fa gioire. Sono pugliese, vivo in Puglia e se ci sono dati cosi allarmanti sono molto preoccupato ed è per tale motivo che ho sentito il dovere di non restare in silenzio. Ora alla luce di quanto sta emergendo è possibile avviare una riflessione comune e capire cosa sta accadendo? Perché abbiamo questi tristi primati e che strategia va usata per gestire al meglio la situazione?
“Infine penso che Emiliano abbia l’obbligo ed il dovere di coinvolgere urgentemente tutte le professionalità, a partire dalle Università pugliesi inspiegabilmente escluse, che sono convinto potrebbero dare un contribuito, innanzitutto gratuito e di grande livello soprattutto dal punto di vista scientifico del quale abbiamo fortemente bisogno”.
Covid: anche dati Istat e Iss confermano i dati allarmanti sulla Puglia. Ora si avvii subito un pubblico dibattito per capire cosa sta accadendo, coinvolgendo le Università pugliesi fino ad oggi inspiegabilmente escluse
06 maggio 2020
Dichiarazione del co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, Raffaele Fitto
“Nei giorni scorsi ho cercato in diverse occasioni di aprire un dibattito su quanto sta accadendo in Puglia relativamente all’emergenza Covid-19. La lettura dei dati diramati quotidianamente dal Bollettino Epidemiologico della Regione comparati con quelli delle altre Regioni avevano da subito destato preoccupazioni. La Puglia risultava, già molti giorni fa, una delle regioni italiane più a rischio contagio, dove si fanno meno tamponi, dove si guarisce meno e dove purtroppo si muore di più (seconda tra tutte le regioni del Sud dopo l’Abruzzo).
“Un campanello d’allarme che speravo aprisse una discussione pubblica. La risposta invece è stata sprezzante da parte di Emiliano, che mi ha definito il ‘politico che fa conticini e strumentalizzazione politica’, e ha spinto il suo consulente, prof. Lopalco, a farmi una lezioncina su come i numeri andavano letti (anche se poi di fatto non li ha smentiti).
“Ieri i dati ISTAT, oggi i dati dell’ISS (Istituto Superiore della Sanità) pubblicati sui principali quotidiani nazionali e regionali, purtroppo confermano che la Puglia è esattamente nelle posizioni di classifica da me denunciate da giorni.
“Cosa hanno da dire a tal proposito Emiliano e Lopalco? Pensano che anche l’ISTAT e l’ISS facciano i conticini o si prestino a strumentalizzazioni politiche? Essere stato il primo a lanciare l’allarme non mi fa gioire. Sono pugliese, vivo in Puglia e se ci sono dati cosi allarmanti sono molto preoccupato ed è per tale motivo che ho sentito il dovere di non restare in silenzio. Ora alla luce di quanto sta emergendo è possibile avviare una riflessione comune e capire cosa sta accadendo? Perché abbiamo questi tristi primati e che strategia va usata per gestire al meglio la situazione?
“Infine penso che Emiliano abbia l’obbligo ed il dovere di coinvolgere urgentemente tutte le professionalità, a partire dalle Università pugliesi inspiegabilmente escluse, che sono convinto potrebbero dare un contribuito, innanzitutto gratuito e di grande livello soprattutto dal punto di vista scientifico del quale abbiamo fortemente bisogno”.
Covid: anche dati Istat e Iss confermano i dati allarmanti sulla Puglia. Ora si avvii subito un pubblico dibattito per capire cosa sta accadendo, coinvolgendo le Università pugliesi fino ad oggi inspiegabilmente escluse
06 maggio 2020
Dichiarazione del co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, Raffaele Fitto
“Nei giorni scorsi ho cercato in diverse occasioni di aprire un dibattito su quanto sta accadendo in Puglia relativamente all’emergenza Covid-19. La lettura dei dati diramati quotidianamente dal Bollettino Epidemiologico della Regione comparati con quelli delle altre Regioni avevano da subito destato preoccupazioni. La Puglia risultava, già molti giorni fa, una delle regioni italiane più a rischio contagio, dove si fanno meno tamponi, dove si guarisce meno e dove purtroppo si muore di più (seconda tra tutte le regioni del Sud dopo l’Abruzzo).
“Un campanello d’allarme che speravo aprisse una discussione pubblica. La risposta invece è stata sprezzante da parte di Emiliano, che mi ha definito il ‘politico che fa conticini e strumentalizzazione politica’, e ha spinto il suo consulente, prof. Lopalco, a farmi una lezioncina su come i numeri andavano letti (anche se poi di fatto non li ha smentiti).
“Ieri i dati ISTAT, oggi i dati dell’ISS (Istituto Superiore della Sanità) pubblicati sui principali quotidiani nazionali e regionali, purtroppo confermano che la Puglia è esattamente nelle posizioni di classifica da me denunciate da giorni.
“Cosa hanno da dire a tal proposito Emiliano e Lopalco? Pensano che anche l’ISTAT e l’ISS facciano i conticini o si prestino a strumentalizzazioni politiche? Essere stato il primo a lanciare l’allarme non mi fa gioire. Sono pugliese, vivo in Puglia e se ci sono dati cosi allarmanti sono molto preoccupato ed è per tale motivo che ho sentito il dovere di non restare in silenzio. Ora alla luce di quanto sta emergendo è possibile avviare una riflessione comune e capire cosa sta accadendo? Perché abbiamo questi tristi primati e che strategia va usata per gestire al meglio la situazione?
“Infine penso che Emiliano abbia l’obbligo ed il dovere di coinvolgere urgentemente tutte le professionalità, a partire dalle Università pugliesi inspiegabilmente escluse, che sono convinto potrebbero dare un contribuito, innanzitutto gratuito e di grande livello soprattutto dal punto di vista scientifico del quale abbiamo fortemente bisogno”.